Il richiedente

Il soggetto he fa richiesta per i presiti Inpdap deve essere, anzitutto, un dipendete pubblico che abbia un’anzianità di almeno 4 anni. Deve, inoltre esser iscritto dallo stesso lasso di tempo alla gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, versando i contributi sempre per i soliti 4 anni minimo. Ma il requisito che speso è difficile da soddisfare riguarda la busta paga; come capita per le maggiori banche e istituti di credito deve esserci una busta paga che possa garantire il pagamento delle rate. Per i prestiti ex Inpdap deve esserci un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Alcune domande vengono esaminate anche per chi ha un contratto di lavoro a tempo determinato a patto che non sia inferiore ai 5 anni. La busta paga rappresenta a garanzia del prestito stesso.

Il rimborso

Il prestito erogato dall’Inps, facente funzione dell’ex Inpdap, viene rimborsato con la trattenuta di massimo un quinto della busta paga. A volte, è però possibile saldare le rate tramite bollettini postali.

La domanda

La domanda per fare richiesta per i prestiti Inpdap deve essere presentata in modo telematico perciò senza doversi recare presso lo sportello Inps.

La durata

Il lasso di tempo per rimborsare il prestito Inpdap dipende dall’entità dello stesso. I piccoli presiti sono rimborsabili in 1, 2, 3 o anche 4 anni. Se il rimborso dura 5 o 10 anni, si parla di prestiti pluriennali. Infine, ci sono i mutui che hanno durata molto più lunga.

Il tasso

Una delle caratteristiche che rende questo tipo di prestito molto ambito è proprio il tasso di interesse. In particolare, il Taeg è del 3,50% stabile, cioè nettamente inferiore a quello applicato da altre banche e istituti finanziari.

Le finalità

I presiti Inpdap non sono finalizzati e perciò possono essere richiesti per coprire qualsiasi tipo di bisogno famigliare o anche personale.

Altri dettagli per conoscere meglio il funzionamento di questi prestiti è sul sito web http://guidaprestitiinpdap.it .