Invecchiare è un fenomeno fisiologico, ma nonostante questo sono in molti ad avere paura dell’avanzare dell’età. Il motivo è che si teme di non poter fare più tutto ciò a cui si è abituati, di notare una progressiva riduzione dell’autonomia e quindi della qualità di vita.

Sebbene l’invecchiamento non possa essere bloccato del tutto, la ricerca scientifica si sta impegnando per scoprire quali sono i meccanismi alla base di questo complesso fenomeno e per individuare delle possibili strategie che possano essere utili per invecchiare meglio, evitando che la qualità di vita si riduca in maniera considerevole.

La ricerca sulle sirtuine come reverse ageing

La ricerca scientifica negli ultimi anni si sta concentrando su diverse classi di proteine e tra queste una menzione speciale va alle sirtuine. Si tratta di proteine che vengono prodotte dal nostro organismo e che hanno bersagli d’azione su tutti gli organi ed i tessuti del nostro corpo.

Grazie agli studi del biologo australiano David Sinclair si è scoperto che la produzione di queste proteine cambia nel corso della vita, in particolare si ha una progressiva riduzione della quantità di sirtuine con l’avanzare dell’età anagrafica. Il primo cambiamento si nota con il raggiungimento dei trentacinque anni, quando si osserva una riduzione della produzione. Il secondo cambiamento si ha invece al superamento della soglia dei sessanti anni, quando la produzione delle sirtuine prima rasenta lo zero e poi si arresta del tutto.

Le evidenze scientifiche disponibili al momento mostrano che la sirtuine possono rallentare l’invecchiamento. Questo risultato si raggiunge grazie ad una riduzione dello stress ossidativo, ottenuta intervenendo sul bilancio del NAD. Ciò spiega come mai questa classe di proteine stia riscuotendo un interesse sempre maggiore e come mai stiano aumentando gli studi scientifici volti ad approfondire le conoscenze a riguardo.

Assumere attivatori di sirtuine con Sirt500

La produzione di queste proteine si riduce progressivamente con l’avanzare dell’età, ma assumendo degli attivatori di sirtuine è possibile mantenere alti i livelli di queste proteine e dunque intervenire sul fenomeno dell’invecchiamento, controllando il bilancio del NAD e riducendo lo stress ossidativo indotto dalle specie reattive dell’ossigeno e dell’azoto.

La società svizzera Sirt 500 Sagl ha ottenuto l’autorizzazione per la commercializzazione in Europa dell’integratore alimentare Sirt500, un prodotto con una composizione naturale e sicura che consente di assumere degli attivatori di sirtuine. Stando ai risultati degli studi in vitro, questo integratore di sirtuine sarebbe in grado di aumentare la produzione del 60%-70%, offrendo quindi un risultato migliore rispetto ad altri prodotti in commercio.

La ditta produttrice afferma che è necessario attendere in media trenta giorni per ottenere i primi effetti benefici. A breve saranno condotti anche dei test clinici per avere ulteriori conferme dell’efficacia di questo integratore, che al momento viene impiegato come metodo preventivo per ottenere un invecchiamento più graduale, ma che in futuro potrebbe essere consigliato come trattamento per le patologie croniche.