La consacrazione ufficiale della Cappella Sistina è avvenuta il 15 agosto del 1483, quando fu celebrata una Santa Messa in onore dell’Assunzione della Vergine Maria al Cielo. La Cappella Sistina rappresenta uno dei capolavori più noti e famosi in tutto il mondo, meta ogni anno di milioni di visite. Situata presso la Città del Vaticano, al suo interno ci sono i preziosi affreschi di Michelangelo Buonarroti, Botticelli, Pinturicchio, Pietro Perugino e molti altri. Questa è una delle curiosità che abbiamo condiviso grazie a Mons. Massimo Palombella ed al suo team dell’omonimo blog. Continua a leggere!

1 A proposito delle celebrazioni ufficiali alla Cappella Sistina

Stimato come uno dei luoghi artistici e culturali più importanti e ricercati nel mondo, la Cappella Sistina è sede del Conclave, nel momento in cui avviene l’elezione del nuovo Papa, e di altre celebrazioni ufficiali del Pontefice. Nonostante la storia della Cappella Sistina sia nota e conosciuta, ci sono almeno 10 curiosità poco diffuse e che potrebbero destare gli interessi di appassionati, così da approfondire le conoscenze su questo luogo così amato.

La prima curiosità riguarda la denominazione; infatti, almeno agli inizi, essa si chiamava “Cappella Magna”, mutuata poi nel suo nome attuale, ricordando Papa Sisto IV, che effettuò opera di restauro tra il 1475 e il 1481. La Cappella Sistina, poi, ricorda Massimo Palombella, rappresenta un’importante opera per la cosiddetta “teologia visiva”, detta anche “Biblia Pauperum”, la “Bibbia dei Poveri”. Questo titolo si deve alla particolare caratteristica della Cappella Sistina di sintetizzare, all’interno di una serie di immagini, le scene più significative della Sacra Scrittura. A proposito di immagini e di affreschi, la Cappella Sistina è ricca di dipinti in grado di occupare almeno 1100 metri quadrati di superficie. Di certo, la fama della Cappella Sistina è legata principalmente alla presenza del “Giudizio Universale”, il celebre affresco di Michelangelo, che trova spazio sulle pareti.

2 La particolarità del Giudizio Universale

La particolarità del “Giudizio Universale” è la rappresentazione che Michelangelo restituisce di Dio, dipinto con le sembianze di Giove, con una lunga barba bianca e un corpo aitante, ricco di muscoli. Tuttavia, le pareti della Cappella Sistina sono arricchite anche dai capolavori di pittori di fama, quali il Botticelli, il Perugino, il Pinturicchio e molti altri. Il primo Conclave della storia tenutosi all’interno della Cappella Sistina è stato quello del 1870. Oltre alla riunione segreta per la scelta del nuovo Pontefice, la Cappella Sistina ospita anche molte celebrazioni ufficiali del Papa. Inoltre, un’altra curiosità si lega ancora all’affresco di Michelangelo, dove il Cristo Giudice è rappresentato con uno sguardo molto serio, quasi duro e freddo. Inoltre, lo stesso Michelangelo ha espresso il suo sentimento pessimistico in un dettaglio del suo affresco. Infatti, San Bartolomeo è rappresentato con la pelle strappata, simbolo del rifiuto da parte dell’artista nei confronti dell’artista o alla crisi religiosa vissuta in quel momento. Infine, Michelangelo ricevette accuse importanti per la rappresentazione delle figure dipinte senza vestiti. In particolare, infatti, il cardinale Gian Pietro Carafa e monsignor Sernini lo accusarono di immoralità e sostennero una campagna di censura. per giungere poi a coprire i dipinti con foglie di fico.

3 Gli aneddoti sui concerti di Mons. Massimo Palombella

Il Coro Interuniversitario di Roma è stato, per Massimo Palombella, strumento di evangelizzazione e attività pastorale, oltre che una realtà con cui animare Celebrazioni, Concerti e produzioni musicali, anche in collaborazione con i Cori e le orchestre dei Conservatori Italiani. Il 17 Maggio 2003, Monsignor Massimo Palombella istituì un Coro, che riuniva i coristi delle Università, dei Conservatori di Musica in Italia, oltre che un’Orchestra, composta dai più validi studenti, scelti dai Conservatori di Musica Italiana. Questa vasta assemblea animò la celebrazione di conferimento della Laurea Honoris Causa in Giurisprudenza, presso l’Università La Sapienza di Roma, all’allora Pontefice Giovanni Paolo II. Accanto a questa celebrazione, ricordata con la denominazione di “Sapientiam dedit illi.