Quando si parla di sicurezza alimentare e norme igieniche HACCP è facile trovare riferimenti ai dispositivi di protezione individuale per tutte le industrie e le imprese che lavorano nel settore alimentare. Questi dispositivi sono pensati per ridurre i rischi per la salute dei dipendenti ma anche per invitare le contaminazioni alimentari. Vediamo alcuni esempi di dispositivi per capire meglio di che cosa si tratta.

  1. Protezioni visive

Anche quando si manipola e si trasforma un alimento, esiste un rischio visivo. Le protezioni per gli occhi riducono tutti i rischi legati al rilascio di particelle volatili ma anche sostanze irritanti e bollenti. In tanti sottovalutano questo tipo di rischio facendo lavorare i dipendenti senza una protezione visiva adeguata.

  1. Per le vie respiratorie

Esistono dei dispositivi di protezione individuali dedicati alle vie respiratorie. Si tratta di mascherine con filtro che proteggono dall’inalare polveri di vario tipo; basti pensare a chi utilizza farine, spezie, caffè e prodotti che hanno piccole particelle volatili. Si tratta di soluzioni indispensabili per la sicurezza dei lavoratori che possono sviluppare patologie come irritazioni e anche asma. Inoltre, bisogna mettere in conto che tramite il respiro possono passare germi, batteri e patogeni dall’operatore all’alimento modificandone la sua sicurezza.

  1. Protezioni per il corpo

I dispositivi di protezione per il corpo sono indumenti monouso per proteggere la persona che opera nel settore alimentare. Può trattarsi di camici, divise e altri accessori che proteggono da eventuali schizzi ma anche la contaminazione. Infatti, i dispositivi sono pensati anche per evitare la caduta di peli e capelli all’interno degli alimenti. Le norme igieniche HACCP prescrivono l’obbligo di attuare adeguate modalità per evitare tutte le contaminazioni di questo tipo.

  1. Per l’udito

Altri dispositivi di protezione allo scopo di preservare l’udito dell’operatore. Nelle industrie è facile che si utilizzino dei macchinari che raggiungono livelli di rumorosità pericolosa, cioè che superano i 100 Decibel. Si può parlare di otoprotettori, inserti e cuffie che limitano i rumori che colpiscono il delicato timpano interno.